martedì 15 aprile 2014

PARCO DELLA CECCHINA

Un' area preziosa per i nostri figli nel quartiere.

Da questo autunno è sotto gli occhi di tutti che la zona riservata ai più piccoli presentava significativi problemi di sicurezza.

Solo all'inizio della buona stagione l'Amministrazione ha preso in carico il problema.

Meglio tardi che mai.

Purtroppo a dieci giorni dalla chiusura per lavori, dal Municipio nessuna voce ufficiale ci fornisce informazioni riguardo ai tempi di soluzione.

Rimbalzano sui social network notizie di ogni genere.

Nessuna comunicazione da chi invece dovrebbe fornire informazioni.

La Lista Marchini chiede ufficialmente che il Municipio Roma III Montesacro fornisca immediatamente e pubblicamente comunicazioni in merito all'area giochi del Parco della Cecchina, al fine di rendere i cittadini edotti sulle attività messe in essere, sui tempi di realizzazione e sulla data di riapertura.

Riccardo Evangelista

Coordinatore Lista Alfio Marchini III Municipio


martedì 18 marzo 2014

Seminari formativi - Teoria gender

Teoria 
GENDER

nuovi diritti o nuove schiavitù?

Seminario formativo

relazione di Luigi Milanesi
(ufficio formazione lista Alfio Marchini III Municipio)

introduzione di: Riccardo Evangelista
(coordinatore lista Alfio Marchini III Municipio)


chi volesse partecipare può inviare una e-mail a evaric@libero.it, riceverà una risposta con orario e luogo.



E’ una iniziativa formativa del
Coordinamento Lista Alfio Marchini III Municipio

lunedì 27 gennaio 2014

Scritte antisemite

Lista Alfio Marchini III Municipio

COMUNICATO STAMPA

La lista Alfio Marchini III Municipio si associa alle espressioni di condanna espresse dal presidente Paolo Marchionne in occasione delle deliranti scritte apparse sui muri del Municipio.
Nel ribadire la ferma condanna ad ogni forma di incitamento all’odio, aderisce a qualsiasi iniziativa che le forze politiche e i cittadini e le forze dell’ordine riterranno opportuno prendere.
Al fine di svolgere una continua azione di attenzione, propone l’immediata costituzione di una consulta municipale sulla legalità.

Riccardo Evangelista
Lista Alfio Marchini III Municipio

Fabrizio Cascapera

Gruppo Consiliare Lista Alfio Marchini III Municipio

mercoledì 30 ottobre 2013

STOP

STOP


La sera cala, le luci si affievoliscono. La televisione riferisce fatti di cronaca. Violenze, conflitti, orrori la fanno da padrone. Poco dopo stessi scenari snocciolati da talk show, trasmissioni popolari. Il cuore si incupisce e si addormenta assediato da angosce e mille preoccupazioni. L’indomani è una nuova battaglia, una corsa contro il tempo di una giornata da tirare come la sfoglia della pasta, spesso difficile e faticosa. Ed è di nuovo sera. E tutto ricomincia a girare come una ruota.
STOP. Mi metto in pausa. Per un po’ ritorno in me, ricerco i miei confini, la luce, la speranza. Se abituo i miei occhi la buio non riconosco, né apprezzo più la luce. La vita è anche questo: uno spicchio di sole che ti accarezza la pelle, una passeggiata in mezzo alla natura, una chiacchierata con un buon amico, un pianto commosso guardando un bel film. Abbiamo bisogno anche di leggerezza nel cuore, di riposare senza incubi di battaglie mediatiche, di serenità. Di riempire la nostra esistenza non solo con sfumature di grigio, ma anche utilizzando una tavolozza di colori. Perché siamo colore, siamo calore, siamo amore, che è tutto questo. STOP. Ricomincio da me, dai miei occhi, dai miei orecchi, dal mio respiro, dalla mia pelle, che si nutrono di vita e vitalità. Scendo dall’autobus e vado a piedi, scendo dalla giostra e mi siedo su una panchina. Al sole.


Saveria de Vito

venerdì 13 settembre 2013

Municipio III, Evangelista: "Un atto concreto nei confronti dei più deboli"



"Le istituzioni si costituiscano parte civile nei processi per violenze sulle donne e minori"


Comunicato Stampa

Il tema degli abusi e delle violenze sulle donne e sui minori, riemerge continuamente sulle pagine di cronaca dei giornali.  Nonostante la diffusa e pubblica indignazione, troppo spesso assistiamo a soluzioni vergognose dei processi, con ulteriore danno ed umiliazione per le vittime.
La recente notizia relativa al caso della giovane Francesca, ne è un evidente esempio.
Ma di casi ne potremmo citare a centinaia, non ultimo quello dello stupro di Montalto di Castro. Ci chiediamo allora cosa possiamo fare: non certo trovare la soluzione definitiva, ma almeno dare un forte supporto alle vittime.  Le istituzioni a partire dal Comune, devono costituirsi parte civile nei processi contro chi si è macchiato di tali crimini.
Chiedo quindi al presidente del Municipio Paolo Marchionne e al sindaco di Roma Ignazio Marino di impegnarsi affinchè tale proposta giunga ai tavoli dei rispettivi consigli. Un atto concreto nei confronti dei più deboli.  Fatti e non parole.
Lo dichiara in una nota  Riccardo Evangelista, Lista civica Marchini III Municipio
 Riccardo Evangelista

venerdì 6 settembre 2013

Inaugurazione CAV San Ponziano

Aderiamo ed invitiamo a partecipare all'inaugurazione del Centro Aiuto alla Vita presso la parrocchia S. Ponziano a Roma, domenica 8 settembre 2013 dalle ore 16,30.
 
La comunicazione, le ideologie, l'economia, la politica troppo spesso ci invitano ad una cultura di morte.
 
La morte viene intesa, proposta ed auspicata come soluzione dei problemi individuali e collettivi.
 
Avviene così che la morte ci venga declinata come una necessità, un momento di libertà, di progresso, come occasione di affermazione di un diritto soggettivo.
 
Eppure, questa cultura, arriva ad un punto oggettivo che nessuno può trascurare o nascondere: c'è sempre chi uccide e chi è ucciso.
 
Questo non può appartenere alla nostra umanità, al nostro essere umani.
 
Difendere e proporre la vita diventa, allora, non solo un dovere naturale ma soprattutto un modo di leggere la storia, di intendere i rapporti personali, economici, sociali, di agire concreto.
 
Agire concretamente trovando il modo di sostenere iniziative come questa sono la migliore risposta che possiamo dare.
 

mercoledì 31 luglio 2013

FIGLI NATURALI FIGLI LEGITTIMI

E’ di questi giorni la notizia che arriverà in Consiglio dei Ministri il provvedimento del governo di attuazione della legge delega approvata dal Parlamento nel 2012 sulla parificazione tra figli legittimi e figli nati  fuori dal matrimonio. Provvedimenti, da molti ed anche da noi, salutati come positivi e doverosi. Ci sembra, ulteriormente, opportuno riflettere come il legislatore si sia occupato di tutelare gli interessi dei figli nati fuori dal matrimonio parificandoli a quelli legittimi senza porsi il problema che questi figli in costanza di un contesto matrimoniale (concepiti durante il rapporto matrimoniale), sono la conseguenza di una rottura dell’obbligo reciproco di fedeltà previsto per i coniugi dall’articolo 143 del codice civile. Chiediamo e ci chiediamo: la rottura dell’obbligo di fedeltà non dovrebbe trovare una adeguata cornice giuridica a tutela degli interessi morali e materiali degli altri componenti della famiglia? Se è opportuno e meritevole tutelare le conseguenze degli atti di un coniuge (i figli non possono essere responsabili dei comportamenti dei genitori) non è altrettanto opportuno e necessario tutelare gli altri membri della famiglia da azioni concretamente tese a violare gli impegni liberamente presi dal coniuge stesso? Il venir meno alla parola data, il cosciente, consapevole, meditato e premeditato minare un progetto di vita solennemente, liberamente, in privato e in pubblico sottoscritto non desta allarme sociale tanto quanto la necessità di tutelare gli effetti di questi comportamenti? Evidentemente il legislatore non solo non ritiene l’esplicita e consapevole violazione dell’obbligo di fedeltà un crimine (al massimo giustifica la richiesta, di parte, di divorzio dell’altro coniuge) ma ritiene il soggetto che si è reso responsabile ancora meritevole di educare mantenendo intatti i suoi diritti di potestà genitoriale, come se l’esempio dato con i propri comportamenti fosse, nei confronti della società, del coniuge tradito, della prole, meritevole ed approvabile o, in ogni caso, irrilevante ai fini educativi. Crimine sembra una parola forte? Cosa dire allora delle situazioni in cui un coniuge contrae malattie, anche mortali, durante rapporti sessuali extraconiugali e le trasmette, consapevolmente o inconsapevolmente,  al coniuge ignaro? Non dovrebbero esserci gli estremi del tentato omicidio? L’aspetto della fedeltà non è l’unico punto di rottura, nel contesto segnalato, del contrattto matrimoniale. Vi è anche quello dell’obbligo di “collaborazione nell’interesse della famiglia” sempre riportato dall’articolo 143 del c.c. Un momento importante della nostra legislazione perché conferisce ai concreti comportamenti dei coniugi una rilevanza non solo reciproca ma anche nei confronti di terzi (gli appartenenti alla famiglia). Le relazioni extraconiugali sono improntate ad un rafforzamento “dell’interesse della famiglia” o ad un suo indebolimento? Se riteniamo, per scelta per scienza o coscienza che possano costituire un indebolimento non possiamo non chiedere al legislatore di attivarsi a tutela dell’istituto matrimoniale. Se riteniamo, per scelta per scienza o coscienza che possano costituire un rafforzamento non possiamo non chiederci che modello di società stiamo costruendo? Fino a che punto la disarticolazione dei rapporti matrimoniali e familiari, come li conosciamo e li abbiamo codificati, sia un momento di libertà e non un limite alla crescita individuale e collettiva della nostra società. Dopo la legislazione sul genere (cittadinanza di genere, preferenze elettorali alternate per genere, violenza di genere) che ci vorrebbero privare della naturale suddivisione dei sessi, ci sembra che dietro alla legislazione sulla parificazione dei figli si nasconda la volontà di rendere la compromissione del contesto matrimoniale, in questo caso in relazione all’aspetto della fedeltà e della collaborazione nell’interesse della famiglia, come normale, accettabile ed accettato.  Luigi Milanesi