venerdì 13 settembre 2013

Municipio III, Evangelista: "Un atto concreto nei confronti dei più deboli"



"Le istituzioni si costituiscano parte civile nei processi per violenze sulle donne e minori"


Comunicato Stampa

Il tema degli abusi e delle violenze sulle donne e sui minori, riemerge continuamente sulle pagine di cronaca dei giornali.  Nonostante la diffusa e pubblica indignazione, troppo spesso assistiamo a soluzioni vergognose dei processi, con ulteriore danno ed umiliazione per le vittime.
La recente notizia relativa al caso della giovane Francesca, ne è un evidente esempio.
Ma di casi ne potremmo citare a centinaia, non ultimo quello dello stupro di Montalto di Castro. Ci chiediamo allora cosa possiamo fare: non certo trovare la soluzione definitiva, ma almeno dare un forte supporto alle vittime.  Le istituzioni a partire dal Comune, devono costituirsi parte civile nei processi contro chi si è macchiato di tali crimini.
Chiedo quindi al presidente del Municipio Paolo Marchionne e al sindaco di Roma Ignazio Marino di impegnarsi affinchè tale proposta giunga ai tavoli dei rispettivi consigli. Un atto concreto nei confronti dei più deboli.  Fatti e non parole.
Lo dichiara in una nota  Riccardo Evangelista, Lista civica Marchini III Municipio
 Riccardo Evangelista

venerdì 6 settembre 2013

Inaugurazione CAV San Ponziano

Aderiamo ed invitiamo a partecipare all'inaugurazione del Centro Aiuto alla Vita presso la parrocchia S. Ponziano a Roma, domenica 8 settembre 2013 dalle ore 16,30.
 
La comunicazione, le ideologie, l'economia, la politica troppo spesso ci invitano ad una cultura di morte.
 
La morte viene intesa, proposta ed auspicata come soluzione dei problemi individuali e collettivi.
 
Avviene così che la morte ci venga declinata come una necessità, un momento di libertà, di progresso, come occasione di affermazione di un diritto soggettivo.
 
Eppure, questa cultura, arriva ad un punto oggettivo che nessuno può trascurare o nascondere: c'è sempre chi uccide e chi è ucciso.
 
Questo non può appartenere alla nostra umanità, al nostro essere umani.
 
Difendere e proporre la vita diventa, allora, non solo un dovere naturale ma soprattutto un modo di leggere la storia, di intendere i rapporti personali, economici, sociali, di agire concreto.
 
Agire concretamente trovando il modo di sostenere iniziative come questa sono la migliore risposta che possiamo dare.